Castelmeteo. Un sito dedicato a Castelvetro di Modena,  meteorologia, arte, gallerie di foto antiche, moderne e la storia dell'antica fornace. A cura di Vinicio Cavallini


 

E adesso?

 

Sì, le cose sono davvero cambiate.

-   Ricordo che la mia casa, nei primi anni del ‘60 non aveva la chiusura di sicurezza nella porta posteriore, era sempre aperta. La delinquenza era proprio zero.

-   Le automobili non costituivano un pericolo costante come adesso.

-   Oggi i giovani non ci sono più in strada. A parte la miriade di impegni che hanno, la pericolosità del traffico e la delinquenza, che purtroppo è ormai di casa anche a Castelvetro, creano un enorme deterrente per i genitori, che preferiscono, per prudenza, impegnare i propri figli in attività didattiche, film, sport, computer, playstation, cellulari, ecc. Di tutto purché non vadano in strada da soli.

-   Ma quello che  noto di più riguarda la libertà individuale che allora era enormemente più estesa in tutti i settori. Ognuno faceva pressoché quello che gli pareva. Ora a causa della sovrappopolazione che affligge la nostra regione, ma anche per giusti fattori di sicurezza, sono state introdotte regole di ogni genere molto più severe e limitative rispetto a quei tempi. In alcuni casi arriviamo all'eccesso e addirittura al grottesco. Si pensi che poco tempo fa ho trovato una contravvenzione sullo scooter  per divieto di sosta, questo era parcheggiato ordinatamente alla Chierichina. Nemmeno fosse il centro di Bologna!

 

 

Mi viene da pensare che alla nuova generazione mancherà un pezzo di vita, ma soprattutto di rapporti umani. Forse però è solo un’impressione. Sarà la naturale evoluzione dei fatti ma spesso penso che il vecchio detto “Si stava meglio quando si stava peggio” abbia un solido fondo di verità.

 

 


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