Castelmeteo. Un sito dedicato a Castelvetro di Modena,  meteorologia, arte, gallerie di foto antiche, moderne e la storia dell'antica fornace. A cura di Vinicio Cavallini


 MIPPO

Si chiamava realmente Gilli Remo, da tutti conosciuto come Mippo.
Nacque a Castelvetro nel 1901 da Gilli Angelo detto Tèrla e da Satanassi Spinalba.
Mippo, come tanti altri personaggi da me precedentemente descritti, era un tipo originale e strano.
Mai sposato, viveva solo, beveva molto e come tutti i gran bevitori era oggetto di scherzi da parte di vecchi e giovani.
Già il padre fu noto per una sua originale storia.
Infatti, trasferitosi in Veneto per lavoro, conobbe una ragazza (la
Spinalba) e le raccontò di essere un benestante e se la avesse sposato sarebbe diventata ricca.
La ragazza, persuasa da questa promessa, acconsentì di sposarlo.
La portò quindi a Castelvetro, si incamminarono su per la attuale via Bacuccola, da dove si godeva un ottimo panorama e le disse:
"Chiudi gli occhi" "Ora tutto quello che vedi è mio!!"
Con questa battuta, Tèrla volle fare capire alla mogliettina che effettivamente non possedeva niente e la prima notte dormirono in una stalla!!!
Che contaballe!! Che bastardata, come si direbbe oggi!!
Ma torniamo a Mippo, il loro primogenito.
Mippo voleva bere solo del vino rosso!!
Quando qualcuno gli offriva del vino bianco, si arrabbiava a dismisura, urlando e dicendo che non voleva bere dell'acqua!!!
Infatti credeva che il vino bianco fosse acqua o un suo surrogato.
Quando era alticcio, gli chiedevono di "imitare" le campane.
Con il fiasco in mano, quindi, allargava le braccia, inarcava leggermente la schiena ed iniziava ad ondeggiare una volta a destra e una volta a sinistra dicendo una volta "Din" e l'altra "Don", simulando quindi il movimento ed il suono di una vera campana. Tra mille risate dei presenti.
Mippo si è spento nel 1975 ma da tutti viene ancora ricordato per il suo unico amore: il vino rosso!!

Massimo Grampassi
 


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